Dove
Piazza della repubblica – Varese
Radici urbane è il termine che sintetizza il percorso progettuale della nuova Piazza della Repubblica di Varese.
Qui le radici, identitarie del tessuto urbano, sono state “recise” con azioni di demolizione e sostituzione edilizia imputabili più ad esigenze contingenti che ad una pianificazione urbana lungimirante. Radici “snaturate” dalla perdita di rappresentatività a favore dell’auto privata (demolizione del mercato ortofrutticolo e creazione del parcheggio ANNI ’60) o per favorire la grande distribuzione commerciale (silos e centro commerciale anni ’90).
Ma le radici sono elementi naturali resilienti in grado di infondere linfa vitale e rigenerare la vita; ecco perché prendendo le mosse dall’orografia del luogo, dalla toponomastica e dalla presenza del monumento ai Caduti di Guerra, le radici urbane hanno ripreso corpo e sono diventate segno distintivo degli spazi aperti.
L’area di intervento è caratterizzata da una variazione di quota di + 2,5 metri dal lato delle pendici della Collina di Bosto.
Il dislivello forma una sorta di terrazzamento dal cui margine fuoriescono le “radici” che diventano struttura e segno nella Piazza sottostante. Sulla parte soprelevata viene tracciato il percorso ciclo-pedonale di connessione tra il nuovo Teatro e l’Ex Caserma Garibaldi tangente il monumento ai Caduti (in posizione baricentrica).
Agli estremi dell’asse si collocano due piazzette orientate verso elementi costruiti ma totalmente permeabili al pianterreno, cioè il portico del Teatro fronteggiato da giochi d’acqua e luce ed il portico della Ex Caserma. La permeabilità di tutto il piano terra della Biblioteca consente alla corte interna di diventare estensione della Piazza stessa.
Caratterizza il margine ad ovest della piazza il portico con struttura in acciaio e tamponamenti in parte vetrati ed in parte a lamelle frangisole. Questa struttura può ospitare piccoli esercizi commerciali, spazi “vetrina” per eventi collaterali alla stagione teatrale, aree ristoro con book crossing e free wi-fi zone dotate di tavolini per lavorare o studiare con tablet o notebook.
Nella parte aperta è previsto il posizionamento di servizi ai cittadini come il bike sharing ed info-point interattivi.
Lo spazio aperto scoperto della Piazza è contraddistinto da aree funzionali flessibili intercambiabili (cineforum/mercatini) e altre permanenti (area gioco bimbi).
Vi sono inoltre elementi in acciaio che all’occorrenza si tramutano da sculture a schermi giganti per cineforum, concerti, spettacoli teatrali ecc. facilitati anche dalla dotazione di punti luce e punti presa inseriti all’interno di apposti pozzetti a scomparsa nella pavimentazione.
Arredano lo spazio aperto i giardini verticali che formano, in corrispondenza del fronte del centro commerciale e di uno dei cavedi di ventilazione del silos interrato, delle quinte verdi in grado di generare ombra, ma anche di offrire superfici verticali di supporto all’allestimento di mostre temporanee, pannelli informativi, promozione turistica.
La struttura in acciaio di tali pareti verdi, in parte estradossata, è accessoriata con corpi illuminanti regolabili, punti d’acqua potabile per ricaricare bottiglie a basso costo e punti presa fruibili con apposite chiavi in caso di necessità.
Con il termine “radici” il progetto vuole anche il rapporto con la sua identità culturale. Il progetto sul volume dell’Ex Caserma Garibaldi prevede il recupero e la riqualificazione del fabbricato originario (A) per l’installazione della nuova biblioteca civica, la demolizione e ricostruzione in sagoma e sedime del secondo corpo (B) con la realizzazione della rampa dell’uscita dal parcheggio interrato, la demolizione dei manufatti accessori (C), la realizzazione di un nuovo accesso carrabile alla corte e il recupero/riqualificazione della stessa.
L’intervento realizza la completa e sicura permeabilità sia pedonale (per l’utenza) che carrabile (per i rifornimenti di materiali e attrezzature) della biblioteca; nonché la compresenza con l’uscita auto dalla rimessa interrata.
Dal punto di vista distributivo, la biblioteca è stata strutturata in modo da accogliere molteplici funzioni: l’edificio può ospitare contemporaneamente attività e usi diversificati, venendo incontro alle necessità dell’utenza più ampia possibile, sia di giorno che di notte (il piano terra è, infatti, facilmente compartimentabile).
La distribuzione degli spazi e delle funzioni è stata organizzata in modo da rispettare la morfologia e le caratteristiche tipologiche del fabbricato storico.
All’interno del nuovo volume (formalmente integrato nel contesto urbano), trovano invece collocazione la nuova rampa, i locali di grandi dimensioni e quelli destinati all’accoglienza del pubblico (incompatibili con la rigida struttura della Ex Caserma).
Viene infine proposta la realizzazione di un nuovo piano interrato (che si estende sotto la corte esterna) al fine di ospitare in deposito compatto della collezione bibliotecaria.